Pizzaiol arrestato da Carabinieri nel Bolognese
Era convinto che la moglie non rispettasse gli obblighi di famiglia, quelli stabiliti dalla religione, e per questo l'avrebbe più volte picchiata, minacciata di morte e costretta a rapporti sessuali contro la sua volontà. Un pizzaiolo 32enne, originario del Bangladesh, è stato arrestato dai Carabinieri di Fontanelice (Bologna) con le accuse di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e lesioni personali aggravate.
L'uomo è stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere chiesta dalla Procura di Bologna e firmata dal Gip Domenico Panza, a seguito delle indagini avviate circa tre settimane dai Carabinieri della cittadina dell'Imolese. La moglie dell'uomo, una sua connazionale poco più che ventenne e madre di due bambini piccoli, si era rivolta ai militari per chiedere aiuto, dicendo di essere in pericolo di vita. Secondo il suo racconto, il marito aveva cominciato a maltrattarla circa due anni fa, al suo arrivo in Italia dove lui già viveva.
L'avrebbe sottoposta a umiliazioni, minacce di morte, percosse, violenze sessuali e isolamenti a casa dedicati alla preghiera, con la possibilità di uscire soltanto per andare a fare la spesa e vietandole qualsiasi contatto sociale, per evitare di farla interagire con la comunità italiana. Dopo la denuncia della donna i carabinieri avevano da subito attivato il protocollo previsto dal 'Codice Rosso', sulla tutela delle vittime di violenza domestica e di genere.