Aperitivi anticipati alle 16, code in auto e sui sentieri
Sono state tante le persone che nel weekend hanno affollato spiagge, montagne e centri storici della Romagna, complice il bel tempo. E non tutti rispettavano l'obbligo della mascherina all'aperto nei luoghi più popolati.
Sul lungomare di Rimini si è registrato un incolonnamento di auto che ha fatto riversare sulla passeggiata e in riva al mare migliaia di persone, tra cui qualche temerario che ha sfidato le basse temperature del mare con una nuotata o una passeggiata a piedi nudi in acqua. In tanti però, forse la metà, portavano la mascherina abbassata sotto il naso o sotto il mento anche in prossimità di altra gente.
Sarà stata la paura di nuove strette, il sentirsi fortunati rispetto alle regioni già in lockdown o il coprifuoco che elimina la fascia serale per svagarsi, fatto sta che le piazze sono state particolarmente popolate di persone, così come i bar con gli aperitivi anticipati alle 16 in modo da concluderli entro le 18.
I romagnoli hanno fatto quello che le regole consentivano loro essendo residenti di una regione gialla, ovvero spostarsi anche al di fuori della propria provincia. Per questo è stato preso d'assalto l'Appennino, in particolare il Parco delle Foreste Casentinesi dove tantissimi escursionisti hanno voluto godersi gli ultimi colpi di foliage provocando talvolta ingorghi in alcuni tratti dei sentieri.