Dpcm: Bonaccini, non esistono zone verdi, frenare contagio
Venerdì 6 novembre entra in vigore il nuovo dpcm, e l'Emilia-Romagna sarà in 'zona gialla', ovvero fra le regioni dove saranno in vigore le limitazioni più blande che valgono per tutto il territorio nazionale: coprifuoco alle 22, didattica a distanza per le superiori, centri commerciali chiusi nel fine settimana, ma bar e locali che potranno continuare a stare aperti fino alle 18. L'aumento dei contagi, intanto, è inferiore a ieri : 1.758 in più, ma su 18.401 tamponi (ieri erano 1.912 su 23.700 tamponi).
"Attenzione non esistono zone verdi, la priorità ovunque nel Paese è una sola: invertire la curva pandemica, frenare il contagio, perché la situazione è peggiorata nelle ultime settimane", scrive in serata su Facebook il presidente della Regione Stefano Bonaccini. "Dobbiamo evitare - aggiunge - che nelle prossime settimane le strutture sanitarie e ospedaliere subiscano una pressione tale da mettere in discussione servizi e prestazioni ordinarie, per tutelare la salute di ogni persona. In Emilia-Romagna continueremo col fare migliaia di tamponi ogni giorno, fare screening epidemiologici fra i più estesi per continuare a trovare i positivi asintomatici, fare controlli e tracciamenti, continuare con l'attività delle Usca, le unità attive nel territorio per l'assistenza domiciliare. E servono - ricorda il governatore - anche comportamenti adeguati e responsabili, rispettando le regole di sicurezza. Anche perché si rimane in zona gialla se i dati non peggiorano, se il contagio non aumenta, altrimenti si entra quantomeno in zona arancione e, a quel punto automaticamente, entrerebbero in vigore misure più restrittive".
Il bollettino del 4 novembre - In regione si contano 12 nuovi morti, tra i 72 e i 97 anni (ieri erano stati 23), 161 pazienti in terapia intensiva (+8), 1.554 negli altri reparti Covid (+90). I casi attivi sono 29.974 (+1.628), di cui 28.259 in isolamento a casa (+1.530), quasi il 94 %. Le persone complessivamente guarite salgono a 28.241 (+118). Preoccupano particolarmente i focolai nelle case di riposo: i carabinieri dei Nas hanno fatto un'ispezione al Quadrifoglio di Carpi, mentre l'Usl Romagna ha commissariato una struttura di Lugo dove si erano verificati decine di contagi.
Dall'Emilia-Romagna arriva anche un contributo alla sperimentazione di fase 3 per il vaccino anti Covid-19 di Oxford-Astrazeneca: il primo via sarà all'Azienda ospedaliero-universitaria di Modena, tra i sette centri scelti in Italia, dove le inoculazioni partiranno indicativamente il primo dicembre. Nel mese di novembre saranno arruolati 300 volontari, dai 18 anni in su, che saranno sottoposti a sperimentazione a doppio cieco: a 200 sarà somministrato il vaccino e agli altri 100 il placebo. Saranno scelti i primi 300 che ne fanno richiesta e che soddisfano i criteri.
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