Zaki: attivisti,'ha visto familiari, mostra segni di panico'

Emilia Romagna

'In generale sta bene, ma è preoccupato per la salute del padre'

"La famiglia di Patrick ha potuto vederlo oggi, in generale sta bene, ma ha mostrato alcuni segni di panico. Ha chiesto se sarà in grado di continuare gli studi e ha espresso preoccupazione per lo stato di salute del padre che si è deteriorato nelle ultime settimane". E' quanto scrivono su Facebook gli attivisti che da mesi chiedono la liberazione di Patrick Zaki, lo studente dell'università di Bologna che dallo scorso febbraio è in carcere in Egitto, con l'accusa di propaganda sovversiva su internet. Solo pochi giorni fa è stato respinto l'ennesimo ricorso dei suoi avvocati contro il prolungamento della custodia cautelare. "Siamo contenti che Patrick abbia potuto vedere un volto familiare, ma non saremo sicuri che stia bene finché non uscirà di prigione", sottolineano gli attivisti. "Il momento più difficile della giornata di un detenuto è quando deve lasciare i suoi cari e tornare in cella. Non vogliamo che Patrick si senta così - si legge ancora nel post su Facebook - non vogliamo che paghi per i pochi minuti confortanti delle visite con ore di dolore straziante perché gli viene ricordato quanto gli mancano.
    Continuiamo a sperare e a chiedere la sua libertà, così forse la prossima volta che vedrà i suoi cari sarà a casa". (ANSA).
   

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