Dati osservatorio: Covid pesa, imprenditori chiedono incentivi
Ricavi in calo per sei aziende su dieci nell'intera filiera delle costruzioni, ma le imprese del settore dopo il contraccolpo del Covid-19 sono pronte a ripartire. È la fotografia scattata dall'Osservatorio Saie, realizzato da Senaf, presentata in occasione del convegno inaugurale di 'Saie - Riparti Italia', la fiera delle costruzioni in corso a BolognaFiere fino al 17 ottobre.
Dai dati dell'Osservatorio emerge che dopo aver archiviato il 2019 con un leggero segno positivo, lo stop dettato dalla pandemia ha messo a dura prova le costruzioni - quasi 740mila aziende attive - con un impatto sulle performance dell'86% di esse. Nonostante questo, le imprese del settore non hanno perso la fiducia e cercano rilancio: il 34% dichiara di essere già tornato alla normalità e il 28% conta di farlo entro sei mesi.
Se da un lato oltre sei aziende su dieci (62%) ha registrato un calo dei ricavi, la fiducia cresce quando si pensa al futuro: il 55% degli intervistati prevede un incremento nel giro d'affari del settore nei prossimi tre anni (solo l'11% pensa che possa esserci un peggioramento). Anche il livello di fiducia a livello generale della filiera edile è alto (43%) o medio (48%).
Tra le misure possibili per favorire la spinta del settore gli imprenditori chiedono soprattutto gli incentivi governativi (55%), la semplificazione della burocrazia (45%), lo sblocco dei cantieri (44%), l'abbassamento del cuneo fiscale (33%) e un piano di investimenti per l'edilizia pubblica (29%). Tra gli incentivi più efficaci sono indicati il bonus ristrutturazione (dal 59% delle imprese) seguito dall'Ecobonus (58%) e dal Superbonus 110% (56%).