Unioncamere E-R,calano 13,1% vendite commercio nel 2/o trimestre

Emilia Romagna

Dettaglio non specializzato -22,6%. Grandi magazzini +8,6%

Crollano, nel secondo trimestre del 2020, le vendite nel settore del commercio emiliano-romagnolo: il calo - nei mesi maggiormente segnati dall'emergenza coronavirus - è stato del 13,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. E' quanto emerge dall'indagine congiunturale realizzata da Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna secondo la quale tra le tipologie del dettaglio, è stato colpito soprattutto lo specializzato non alimentare, mentre la perdita è risultata molto più contenuta per quello alimentare. Vendite in forte crescita, invece, per Ipermercati, Super mercati ee grandi magazzini.
    In particolare, le vendite dello specializzato alimentare si sono ridotte del 3,6% mentre il dettaglio specializzato non alimentare ha registrato una perdita del 22,6% . Al contrario, Iper, Super e grandi magazzini hanno registrato un aumento delle vendite dell'8,6% .
    Allo scorso 30 giugno le imprese attive nel commercio al dettaglio in Emilia-Romagna erano 42.860: rispetto ad un anno prima la loro consistenza è diminuita del 2,8% pari a un calo di 1.227 unità.
    "La speranza - osserva in una nota il presidente di Unioncamere Emilia-Romagna, Alberto Zambianchi - era che le conseguenze fossero meno pesanti rispetto a quelle che dobbiamo registrare al termine del trimestre interessato quasi interamente dal lockdown. L'auspicio è che possa esserci un rimbalzo, che sarà comunque inizialmente limitato, per poter riprendere progressivamente lo spazio perduto".
   

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