Noury: 'Al Sisi grazia 530 detenuti per decongestionare carceri'
"Il presidente egiziano al-Sisi ha annunciato il rilascio di 530 detenuti come misura di contrasto al Covid-19", con un provvedimento di grazia che punta a decongestionare le carceri, il premier Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio hanno "un'opportunità unica di chiedere che ne beneficino Patrick Zaky, Alaa Abdel Fattah, Sanaa Seif e tutti gli altri prigionieri di coscienza". Così in un tweet Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.
"Questa - sottolinea Noury all'ANSA - è un'opportunità unica per chiedere che in questo provvedimento rientrino persone che in carcere mai avrebbero dovuto entrarci. Penso ad Alaa Abdel Fattah, icona della rivoluzione del 2011, penso all'avvocata Mahienour el-Masry, a Sanaa Seif, la sorella minore di Alaa Abdel Fattah. Naturalmente penso a Patrick Zaky che di un provvedimento del genere sarebbe il primo a dover beneficiare proprio in ragione delle sue condizioni di salute. E quindi l'appello di Amnesty International Italia al presidente del Consiglio Conte, al ministro degli Esteri Di Maio è che esercitino i loro buoni rapporti più volte dichiarati e ostentati col presidente egiziano Al Sisi per far sì che Patrick e gli altri prigionieri di coscienza beneficino di questo provvedimento".
L'appello di UniBo - "Faccio appello al Governo italiano, alla Commissione europea, alle numerosissime istituzioni che hanno aderito alla nostra mozione e a tutte le università del mondo che come noi hanno sottoscritto i principi della Magna Charta affinché si uniscano all'Alma Mater e facciano sentire la propria voce. È l'occasione per mettere fine a questa assurda vicenda e poter restituire Patrick alla sua vita e ai suoi studi". Così il rettore dell'ateneo bolognese Francesco Ubertini sull'annuncio di Al-Sisi di concedere la grazia a 530 detenuti.
Patrick George Zaky, studente egiziano di 29 anni dell'Università di Bologna, è stato arrestato all'arrivo al Cairo per una breve vacanza tra il 7 e l'8 febbraio con accuse che annoverano anche la propaganda sovversiva su Facebook. Da allora è stato trasferito tre volte da una struttura detentiva all'altra dopo innumerevoli rinnovi della sua custodia cautelare, di 15 giorni in 15 giorni. Al momento è nel maxi complesso carcerario di Tora al Cairo dove sarebbero stati accertati, secondo attivisti, casi di Covid-19 e Patrick è un soggetto asmatico. La famiglia non lo vede da inizio marzo. Molte udienze (l'ultima il 17 giugno) si sono svolte senza la presenza né del ricercatore, né dei suoi legali.
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