Sotto il sole di Riccione, un nuovo Sapore di mare

Emilia Romagna
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Su Netflix dal 1/7 scritto da Vanzina e con Isabella Ferrari

(ANSA) - ROMA, 26 GIU - Estate, mare, Romagna e tanta voglia di innamorarsi e crescere. Più di trentacinque anni dopo 'Sapore di mare', sulle note dei 'TheGiornalisti', una generazione tutta nuova torna sulle spiagge con 'Sotto il sole di Riccione', debutto alla regia degli YouNuts!, duo composto dai giovanissimi Niccolò Celaia e Antonio Usbergo. Un film, su Netflix dal 1 luglio, con dentro l'anima di Enrico Vanzina - sceneggiatore con Caterina Salvadori e Ciro Zecca - che non manca di dedicare il film al fratello Carlo scomparso due anni fa. 'Sotto il sole di Riccione' è una 'commedia sentimentale' (così la chiama lo stesso Vanzina) piena di musica, che racconta l'estate di un gruppo di ragazzi arrivati a Riccione per passare le vacanze. Tra questi troviamo Ciro (Cristiano Caccamo) col sogno di fare il cantante, ma mancando l'audizione si ritrova a fare il bagnino; c'è poi Marco (Saul Nanni) da sempre innamorato di Guenda (Fotinì Peluso), ma incapace di dichiararsi e, infine, Vincenzo (Lorenzo Zurzolo), ragazzo non vedente con mamma (Isabella Ferrari) iperprotettiva, deciso a farsi dei nuovi amici. Cosa che puntualmente accadrà dopo l'incontro con Furio (Davide Calgaro) che lo introduce nel suo gruppo. In questo cast di 'all young' tre sole eccezioni. Oltre Roncato, bagnino in disarmo e teorico del corteggiamento, ci sono Isabella Ferrari (già in Sapore di mare del 1983 ambientato in Versilia a Forte dei Marmi) e Luca Ward nei panni di un bodyguard dal cuore giovane. "Mai nella vita avrei creduto di rimettere mano a Sapore di mare. Ci ho pensato molto quando me lo hanno proposto e alla fine ho accettato anche perché poteva essere un omaggio a mio fratello Carlo scomparso due anni fa" dice Enrico Vanzina. E aggiunge sempre Vanzina su questo film ;Netflix; in associazione con ;Mediaset e ;Lucky Red: "Mi piaceva andare a scavare in una generazione, come quella di oggi, che ha tanti sentimenti, ma molto nascosti. Mentre giravo pensavo tutti i giorni a Carlo e credo che lui oggi sarebbe orgoglioso di questo film". (ANSA).
   

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