Omicidio del 1987, tre rinvii a giudizio

Emilia Romagna

Rispondono anche di sequestro di persona e occultamento cadavere

Finisce a processo il 'cold case' sul delitto di Pier Paolo Minguzzi, giovane carabiniere di leva sequestrato la notte del 21 aprile 1987 mentre rincasava, strangolato e gettato nel Po di Volano, incaprettato a una grata sradicata da un casolare abbandonato. Il Gup di Ravenna Sabrina Bosi ha infatti rinviato a giudizio davanti alla Corte di assise per il 2 febbraio 2021 i tre imputati di omicidio, sequestro di persona e occultamento di cadavere del 21enne studente universitario, rampollo di una famiglia di imprenditori di Alfonsine, nel Ravennate, e militare alla caserma di Mesola, nel Ferrarese. Si tratta di due ex carabinieri all'epoca in servizio ad Alfonsine, Orazio Tasca, 55enne, e Angelo Del Dotto, 57, e l'idraulico del paese, il 64enne Alfredo Tarroni. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Luca Orsini, Gianluca Silenzi e Massimo Martini. Le indagini sono state seguite dalla squadra mobile di Ravenna insieme allo Sco di Roma, coordinate dal procuratore Alessandro Mancini e dal pm Marilù Gattelli.
   

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