Detenuto 'torturato', 3 agenti nei guai

Emilia Romagna

Chiesto il rinvio a giudizio a Ferrara

Tre agenti di polizia penitenziaria sono accusati a Ferrara del reato di tortura per aver fatto spogliare e picchiato in cella un detenuto. Per loro la Procura ferrarese ha chiesto il rinvio a giudizio e l'udienza preliminare è fissata per il 9 luglio.
    La vittima, riportano i quotidiani locali, è in carcere per omicidio. I fatti risalgono al 30 settembre 2017, dopo di che l'uomo è stato trasferito a Reggio Emilia. Secondo il pm Isabella Cavallari, in occasione di una perquisizione, è stato oggetto di "trattamento inumano e degradante per la dignità della persona": è stato fatto denudare e inginocchiare e in quella posizione percosso, anche con un oggetto di metallo, quindi lasciato lì fino a quando non l'ha notato il medico del carcere. Due agenti sono accusati anche di falso e calunnia, per i rapporti sulla vicenda. Il detenuto ha avuto una prognosi di 15 giorni.
    Sarà imputata anche un'infermiera del carcere, per false attestazioni. Gli agenti sono difesi dagli avvocati Alberto Bova e Giampaolo Remondi, l'infermiera dall'avvocato Denis Lovison. 

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