Coronavirus, positivi gli assessori Lori e Donini e la sindaca di Piacenza

Emilia Romagna
@ANSA

Negativi il presidente Stefano Bonaccini e gli altri assessori

Il coronavirus avanza in Emilia-Romagna ed entra anche a Viale Aldo Moro, sede della Regione: due assessori, Raffaele Donini, responsabile della Salute, e Barbara Lori, con delega alla Montagna, sono risultati positivi mentre tutta la Giunta si è sottoposta ad accertamenti e si prepara a lavorare sfruttando mezzi digitali e videoconferenze. In primis il governatore Stefano Bonaccini che, seppur negativo, ha optato per un videocollegamento con Roma per l'incontro col premier Giuseppe Conte e le parti sociali per l'emergenza economica legata all'epidemia. Tutti gli altri assessori, a parte Lori e Donini, sono risultati negativi. Positiva invece Patrizia Barbieri, sindaca di Piacenza, una delle aree emiliane più colpite dal contagio.

In seguito alla positività al coronavirus di Donini, sarà il suo predecessore, Sergio Venturi, a gestire l'emergenza sanitaria legata al contagio. Lo ha annunciato il presidente Stefano Bonaccini. "A darci un aiuto - ha scritto sui suoi canali social - sarà anche Sergio Venturi, assessore alle Politiche della salute fino a pochi giorni fa. Visto che Raffaele dovrà lavorare a domicilio, ho chiesto a Sergio di gestire l'emergenza sanitaria legata al Coronavirus nei prossimi giorni, fino a quando sarà necessario, e lui ha accettato subito, dimostrando un grande senso di responsabilità. Lo ringrazio per questo". Donini, infatti, è assessore alla sanità da venerdì scorso, quando, dopo la recente tornata elettorale regionale, si è insediata la nuova giunta guidata da Bonaccini.

"Ad oggi sto bene - rassicura Donini sui social - Sono asintomatico, non ho febbre, non ho tosse, non ho raffreddore e la visita medica che mi hanno effettuato non ha dimostrato alcun problema fisico, tanto meno di natura polmonare. Sto a casa mia, ma continuerò a lavorare da qui. Fiducioso che alla fine la spunteremo noi in questa battaglia, con la nostra forza d'animo, con la responsabilità dei cittadini e con l'efficienza del nostro sistema sanitario".

I tamponi sono scattati dopo che la collega di Giunta Barbara Lori ha accusato sintomi influenzali ed è stata sottoposta al test, risultando positiva. I primi ad accertare la propria condizione clinica sono stati coloro più a stretto contatto con Lori: Stefano Bonaccini, il sottosegretario Davide Baruffi e appunto l'assessore Donini, quest'ultimo l'unico dei tre a risultare positivo. Salta la seduta straordinaria dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna, che era in programma per venerdì 6 marzo ed era dedicata proprio all'emergenza coronavirus.

Gli altri assessori dell'Emilia-Romagna sono negativi ai controlli fatti dopo le positività di Lori e Donini. Con l'unità di crisi regionale e chi vi collabora continuano ad assicurare l'attività istituzionale, garantendo la gestione piena delle misure contro il virus e il coordinamento con le autorità. L'attività avviene "con la massima precauzione, privilegiando il lavoro da remoto (videoconferenze), limitando i contatti diretti e, comunque, rispettando le distanze di sicurezza".

Quanto alla diffusione del virus in regione, l'ultimo bollettino indica che in Emilia-Romagna sono 544 le persone contagiate, 124 in più rispetto all'aggiornamento del giorno precedente, a fronte di 2.385 test. Sono 234 i pazienti a casa, dove rispettano l'isolamento, e 26 ricoverati in terapia intensiva. Si registrano poi altri quattro morti, tutti con patologie pregresse, per un numero complessivo di 22 deceduti. Sale anche il numero delle persone 'clinicamente guarite', sei in tutto.

Intanto la Ausl di Piacenza procede riorganizzando gli ospedali in modo da ottimizzare la ricettività e la gestione, il più isolata possibile, dei casi clinici di coronavirus: chiuso a tal fine il pronto soccorso di Castel San Giovanni, trasformato in presidio - accanto a Piacenza - su cui convergeranno i casi positivi ricoverati. Misure particolari invece all'ospedale di Montecchio Emilia nel Reggiano, perché uno dei suoi degenti dopo essere stato trasferito a Reggio Emilia è risultato positivo.

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