Interpretato da Emanuele Vezzoli al Teatro Due di Parma
"Non esiste un'arte privata, un artista ha l'obbligo morale di incidere sulla realtà". Ne era convinto Piergiorgio Welby, intellettuale e attivista per i diritti dell'uomo, impegnato per il rifiuto dell'accanimento terapeutico a partire dalla sua condizione di malato, prigioniero di un corpo attaccato alle macchine che lo hanno mantenuto in vita artificialmente fino alla fine.
È dalla sua vita, dalla sua lotta e dalla sua arte che prende le mosse lo spettacolo 'Ocean Terminal', interpretato e diretto da Emanuele Vezzoli, artista che da anni fa parte dell'Ensemble Stabile Teatro Due, tratto dal romanzo pubblicato postumo di Welby, edito da Castelvecchi, con la cura e la collaborazione all'adattamento drammaturgico di Francesco Lioce. Lo spettacolo sarà presentato al Teatro Due di Parma dal 7 al 9 febbraio.
Un'occasione anche "per portare avanti il dibattito pubblico su temi scottanti dell'attualità politica, scientifica ed etica, che coinvolgono la collettività intera chiamata a fare scelte comuni". (ANSA).