'Profonda preoccupazione, il trasferimento gli sia accordato'
"Profonda preoccupazione per la vicenda dello specializzando medico iscritto all'Università di di Modena e Reggio Emilia a cui è stato negato il nulla osta al trasferimento". La esprimono, in una nota congiunta, il segretario italiano Giovani Medici, FederSpecializzandi e l'Associazione Liberi Specializzandi - Fattore 2a, riferendosi alla notizia dello specializzando caregiver che ha chiesto, invano, il ricongiungimento familiare. Per le organizzazioni si tratta di "un episodio che ha dell'inverosimile, se non fosse che è tutto reale. Il giovane medico, ricordano infatti "chiede di potersi trasferire presso un'altra Università per poter assistere in quella città la propria compagna, che, a seguito di una complicanza legata al parto, non è autonoma nella gestione del loro bambino. La sua Scuola di specializzazione, trincerandosi dietro la propria autonomia decisionale, continua ostinatamente e ripetutamente a negargli il trasferimento, nonostante un parere dell'Osservatorio Nazionale della Formazione Medico Specialistica" che ha ribadito come "i medici specializzandi non possano essere sforniti di garanzie a tutela dell'unità familiare e del ruolo di caregiver parentale degli stessi".
Le tre associazioni chiedono dunque che "il trasferimento allo specializzando in questione sia immediatamente accordato e che non accada mai più che uno dei circa 36.000 medici italiani che attualmente sono in formazione specialistica debbano scegliere tra la propria vita professionale e il prendersi cura della propria compagna e della propria famiglia".
A sostegno dello specializzando, assistito nella sua battaglia dall'avvocato Eugenio Sazzini, è arrivata anche una delibera degli specializzandi della sua scuola, che auspicano una soluzione.