A Palazzo dei Diamanti un percorso scandito da 160 opere
Una mostra originale e non l'ennesima riproposizione di una retrospettiva sull'artista di Barletta: il Palazzo dei Diamanti di Ferrara propone dall'1 dicembre al 13 aprile 'De Nittis e la rivoluzione dello sguardo'. L'esposizione intende rileggere la sua parabola creativa da una prospettiva che evidenzia l'originalità della sua arte e il suo modo, per certi versi inedito, di guardare la realtà e tradurla con immediatezza sulla tela tramite inquadrature audaci, tagli improvvisi, prospettive sorprendenti affiancate a una sapiente resa della luce e delle atmosfere. Che si tratti di paesaggi assolati del sud Italia, di ritratti o delle affollate piazze di Londra e Parigi, De Nittis ha lasciato una serie di istantanee che rappresentano il mondo nel suo apparire fugace e transitorio, partecipando attivamente a quel "nuovo sguardo" che apre la strada alla modernità.
Attraverso un linguaggio teso alla sperimentazione e una sensibilità ottica affine a quella degli amici Manet, Degas e soprattutto Caillebotte, Giuseppe De Nittis (1846-1884) ha abbracciato quella "rivoluzione dello sguardo" che segna l'avvento della modernità in arte, a cui nella Parigi di fine Ottocento contribuisce il confronto tra la pittura e i codici della fotografia e dell'arte giapponese che De Nittis studiò e collezionò. A confermarlo, in mostra, è l'affiancamento dei suoi dipinti a foto d'epoca firmate da importanti autori del tempo - da Edward Steichen a Gustave Le Gray, da Alvin Coburn a Alfred Stieglitz - oltre ad alcune delle prime immagini in movimento dei fratelli Lumière. Prende vita così un percorso scandito da 160 opere provenienti da collezioni pubbliche e private d'Italia e d'Europa, che mette in evidenza il contributo dell'artista alla comune creazione del linguaggio visivo della modernità.
Organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dalle Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea, in collaborazione con il Comune di Barletta, la mostra nasce dal rapporto di interscambio culturale instaurato tra il Museo Giovanni Boldini di Ferrara e la Pinacoteca De Nittis di Barletta. Grazie all'accordo tra i due musei, Barletta, città natale dell'artista, ospiterà nella sede di Palazzo della Marra (7 dicembre-3 maggio) un nucleo di dipinti e di opere grafiche di Giovanni Boldini, celebre ritrattista, collega di De Nittis a Parigi.
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