'ViVi il Verde' con oltre 150 eventi

Emilia Romagna

Decine le aree coinvolte in E-R dal 20 al 22 settembre

Torna dal 20 al 22 settembre la rassegna regionale 'ViVi il Verde', che fin dalla prima edizione nel 2014 ha coinvolto i tanti giardini, parchi e aree verdi, pubblici e privati, dell'Emilia-Romagna. Saranno 150 gli appuntamenti in oltre 70 luoghi sparsi su tutto il territorio regionale. La rassegna ha da quest'anno un nuovo sottotitolo: 'intelligenza della natura e progetto umano'. L'idea classica di giardino inteso come progetto dell'artificio umano e della sua preminenza sull'elemento naturale (ovvero luogo delle delizie, di ristoro, teatro della rappresentazione domestica, ecc) si amplia verso una riflessione globale sulle forme possibili di una nuova alleanza tra l'uomo e la natura, un necessario rapporto simbiotico che garantisca lo sviluppo sociale, la qualità della vita futura e la sopravvivenza della pluralità delle specie viventi.
    Il programma - spiega l'Istituto beni culturali della regione - è declinato secondo quattro aspetti tematici: giardini, parchi e aree verdi intesi come luogo dell'osservazione della natura, luogo della socialità, luogo di incontro con la storia e luogo dell'arte. Decine saranno le aree verdi coinvolte: dal giardino Labirinto della Masone a Fontanellato, ai giardini storici di Villa La Babina a Imola e di Villa Fantini a Tredozio, dai giardini dei castelli dell'ex Ducato di Parma e Piacenza, ad esempio quello della Reggia di Colorno, ai giardini lungo la riviera romagnola. Presenti anche gli orti botanici, in particolare quello dell'Università di Bologna, uno dei più antichi d'Europa, con visite e approfondimenti. Sono coinvolti giardini pubblici, giardini privati aperti al pubblico, giardini storici, parchi, giardini e orti botanici, aree urbane verdi, giardini di ville o di castelli, e persino angoli verdi all'interno di musei e di scuole.
    In generale si parlerà di grandi alberi e di natura "da vivere" secondo le modalità più disparate: visite guidate ai giardini ma anche laboratori, conferenze "sul campo", percorsi sensoriali, lezioni pratiche, 'treewatching', incontri con chi i giardini li cura e li protegge per mestiere, rappresentazioni teatrali, happening, atelier didattici per i più piccoli e molto altro. (ANSA).
   

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