Titolare mette foto su Fb. 'Cose che lasciano sgomenti'
Quando è andata ad aprire il suo negozio - un 'love shop' a Miramare di Rimini - sugli infissi, sulla serranda e sulla vetrina - dedicata al Summer Pride in programma sabato nella città romagnola - ha scoperto che qualcuno, nella notte, aveva lasciato scritte omofobe, insultando i gay. Così ha aperto Facebook e scritto un post, corredato dalle foto degli imbrattamenti, aperto con l'incipit "Rimini anno 2019....forse!" per stigmatizzare quanto accaduto.
Quelle parole, 'Froci porci', 'Froci maiali', come testimoniano le fotografie, "indignano a livello morale, sono cose che lasciano sgomenti - racconta raggiunta al telefono la titolare del negozio -: le scritte non erano rivolte a noi personalmente. Sabato c'è il 'Summer Pride', ho allestito la vetrina con manichini vestiti a tema arcobaleno con indosso un costume, una minigonna di pailettes e bandierine del Pride. Sembrava una vetrina di un negozio di abbigliamento. Abbiamo fatto una scelta più ideologica che commerciale". Che non deve essere piaciuta a chi ha imbrattato il negozio con quelle scritte, ora cancellate.
"Questa mattina - prosegue - una signora che alloggia in un residence qui davanti mi ha raccontato che ieri notte, tra l'una e l'una e mezza ha notato un uomo abbastanza robusto, con una felpa scura con cappuccio, che ha fatto avanti e indietro davanti al mio negozio. Non è un ragazzino - aggiunge - è omofobia pura. Ho chiamato i Carabinieri di Miramare, mi hanno detto di andare domani mattina. Ora le scritte le abbiamo cancellate". In un passaggio del suo post su Facebook, la negoziante ha scritto di interpretare il gesto "come un rumorosissimo campanello di allarme per i tempi in cui stiamo vivendo. E una ottima risposta a chi chiede che bisogno ci sia di fare il Gay Pride. Il bisogno - aggiunge - è questo. Le foto parlano da sole. Io lo trovo un fatto gravissimo, non tanto per l'imbrattamento in se ma per la valenza ideologica. Ci vediamo sabato al Rimini Summer Pride, di cui siamo anche fieri sostenitori".
Poi, dopo aver chiesto di condividere, "un avviso agli haters e analfabeti funzionali: attenti a quello che scrivete - ha scandito sul social network - perché denuncerò chiunque scriva offese da una e dall'altra parte. Non vogliamo violenza e scontri, vogliamo educazione alla tolleranza. Che parta da dove deve partire, cioè dalle istituzioni e dalla scuola".
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