L'opera di Luigi Ontani al centro di polemiche
La fontana scolpita da Luigi Ontani, al centro delle polemiche negli ultimi giorni dopo le critiche del senatore leghista Simone Pillon, è stsata imbrattata con il letame. Stessa sorte per la porta del Municipio di Vergato, paese dell'Appennino bolognese che ospita l'opera.
Gli autori del raid vandalico hanno anche lasciato sul posto alcuni volantini dal titolo: "Contro la vostra arte degenerata e la vostra anima dannata". Il messaggio scritto sui fogli, dai toni quasi apocalittici, contiene citazioni bibliche e attribuisce l'imbrattamento del monumento con il letame ai "soldati di Cristo che manifestano il loro sdegno", oltre a criticare apertamente l'artista 'avvezzo a esprimesi - si legge - in maniera raccapricciante e degenerata".
In mattinata a Vergato è arrivato un sedicente esorcista per quella che era stata annunciata come una iniziativa di preghiera. Si tratta del riminese Davide Fabbri, che si è definito 'diacono e membro della Milizia di San Michele Arcangelo'. L'uomo, ex concorrente dell'Isola dei famosi, è conosciuto come militante di estrema destra e recentemente è stato condannato a sei mesi per apologia di fascismo, dopo avere affisso a Rimini manifesti con il volto di Mussolini, del quale in passato ha sostenuto di essere pronipote. A Vergato si è presentato con una Bibbia in mano e ha cominciato a leggere alcuni versi contro le presenze sataniche rappresentate dalla statua. Il suo 'esorcismo' si è svolto davanti a circa 200 cittadini del paese, che hanno intonato cori di scherno ('scemo'). C'è stato anche un breve battibecco con il sindaco del paese, Massimo Gnudi, che gli ha detto: "Faccia quello che crede ma sappia che Vergato non la vuole". Ieri anche Forza Nuova Bologna aveva fatto un'azione dimostrativa contro la statua di Ontani, affiggendo uno striscione con la scritta "In...PDemoniati" davanti al momumento.
Sul raid notturno hanno avviato indagini i carabinieri della Compagnia di Vergato, che hanno già acquisito i filmati di varie telecamere di sorveglianza, pubbliche e private. Gli investigatori stanno vagliando varie piste, che portano anche lontano dalla cittadina dell'Appennino bolognese. A quanto si apprende sono 'sulla buona strada' per arrivare a identificare chi ha compiuto l'imbrattamento della fontana e del municipio, con un intento probabilmente provocatorio.
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