Dal 29 marzo al Museo Civico Archeologico di Bologna
Una mostra per raccontare come si intreccino vicende africane ed europee dall'antichità a oggi attraverso 'storie' d'arte, di identità, viaggi e incontri, partendo dalle cronache dei viaggi e dei primi contatti tra europei e africani. E' 'Ex Africa. Storie e identità di un'arte universale', in programma al Museo Civico Archeologico di Bologna dal 29 marzo all'8 settembre, realizzata con la collaborazione di grandi musei e collezioni internazionali.
'Ex Africa' presenta, con oltre 270 capolavori, il valore dell'arte africana, ricostruendone il contesto storico e culturale da cui trae origine, giungendo all'eredità e influenza nella pittura europea di inizio Novecento con il primitivismo e la 'Art Nègre', fino a toccare gli ambiti dell'arte contemporanea africana. La mostra è stata curata da Ezio Bassani e Gigi Pezzoli, con il contributo di studiosi italiani e stranieri, ed è in memoria dello stesso Bassani, scomparso improvvisamente durante i lavori del progetto e figura alla quale si deve la diffusione della conoscenza dell'arte africana in Italia.
L'esposizione - prodotta e organizzata da CMS.Cultura, in occasione dell'anno dei rapporti culturali Italia-Africa indetto dal ministero degli Affari esteri, e pensata solo per Bologna, per l'eccezionalità dei prestiti - è articolata in più sezioni: dalla qualità formale espressa in opere di grande e piccola dimensione agli oggetti antichi dei celebri regni africani insieme alle maschere, alle figure rituali e di potere. Sono inoltre proposte le nuove frontiere di ricerca sull'arte africana, con una sezione di indagine sull'estetica diversa del vodu, un'arte accumulativa impregnata di sacralità. Non una mostra etnografica, ma una grande esposizione che supera la dicotomia generalista/specialistica, puntando a raccontare storie d'arte, di identità, di potere, di sacralità, di incontri e dialoghi.