Lesioni a scuola sui migranti, Borgonzoni: "Bussetti informato"

Emilia Romagna
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Appello da Bologna con 60 firme, 'Non possiamo ignorare il tema'

Un appello firmato da una sessantina di docenti di un liceo di Bologna per "aiutare i ragazzi a capire cosa accade sui migranti". La proposta, avanzata anche ai colleghi di altre scuole, arriva dallo scientifico 'Copernico' e prevedere "alcune ore di lezione, nella prima settimana di febbraio, per informare i nostri studenti e fornire loro gli strumenti per leggere in modo autonomo e consapevole i fatti ai quali ogni giorno assistono". Sul caso, dice la senatrice leghista Lucia Borgonzoni, sottosegretario alla Cultura, "ho girato tutto" al ministro dell'Istruzione Marco Bussetti. E la stessa senatrice si offre agli insegnanti per spiegar loro "cosa sta facendo il Governo" sul tema. "Quando si parla di immigrazione - afferma Borgonzoni - bisognerebbe avere un pelo meno di ipocrisia e cercare di vedere quali sono le soluzioni migliori anche per le persone che stanno venendo qua. Per cui mi offro per fare una lezione a loro prima che vadano dagli studenti".

L'INIZIATIVA DEL COPERNICO - Nel testo dell'appello, sottoscritto anche dal dirigente scolastico Roberto Fiorini, si sottolinea come "in queste settimane assistiamo a episodi che ci sconcertano, chiamando direttamente in causa il senso e il modo in cui stiamo svolgendo il nostro compito di insegnanti ed educatori", perché "tenere per giorni e giorni al largo delle nostre coste donne, uomini e bambini migranti non solo viola le regole internazionali, ma sfida anche il senso di umanità e la coscienza civile della comunità nazionale".

FORZA ITALIA: GARANTIRE UN CONTRADDITTORIO - "Lezioni sui migranti al liceo? Allora venga garantito un contraddittorio vero e non si facciano lezioni strumentali, ideologiche e politicizzate. Potrebbero essere invitati a prendere parte come relatori, per esempio, anche Magistrati come il dottor Valter Giovannini (sostituto procuratore generale di Bologna, ndr); personalità che sul punto hanno assunto posizioni chiare e obiettive e che certamente non appartengono ad aree politiche predefinite. Ecco, questo sarebbe un segnale di maturità o quantomeno il segnale che si vuole trattare l'argomento in maniera libera e costruttiva". Lo propone il deputato di Forza Italia Galeazzo Bignami, che cita il caso di Giovannini per le prese di posizione sul tema con emittenti locali e un quotidiano nazionale a cui ha spiegato perché non ha firmato la lettera-appello di altri magistrati sui migranti.

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