A Bologna 'Trascendi e sali' di Bergonzoni

Emilia Romagna
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Al Duse dal 30/10, 'Serve sollevazione, oltre delirio impotenza'

"Trascendere non vuol dire abbandonare la realtà, ma salire nelle altre scale, come la sollevazione, perché viviamo di sollevazioni come quella dei popoli, ma deve essere interna ed esterna, per il caso Cucchi come per i migranti". Alessandro Bergonzoni ha presentato 'Trascendi e Sali', in scena dal 30 ottobre al 4 novembre a Bologna, al teatro Duse. Il monologo dell'artista bolognese, anche regista con Riccardo Rodolfi, avrà una scenografia di tubi di acciaio "per andare su e giù, per stabilire dei ponti, perché abbiamo bisogno di ponti: alla nave Diciotti mancava un ponte, e ci sono voluti dieci giorni per fare tre metri". Lo spettatore, quando finito lo spettacolo torna a casa deve andare oltre il delirio di impotenza, deve prendere posizione, prendere corpo. "Trascendere perché non posso lasciare solo al Papa la forma che anima la necessità. - ha detto ancora - Siamo Governo anche noi, con occhi e orecchie. Per questo lancio un'Opa: ho paura".
   

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