Seguirà un milione di pazienti in sei ospedali
È operativa dai primi di ottobre a Bologna la più grande Chirurgia vascolare d'Italia: un unico reparto che servirà tutta l'area metropolitana, un territorio con un milione di abitanti, e che coinvolge sei ospedali: due per le emergenze e le malattie delle arterie (Policlinico Sant'Orsola e Ospedale Maggiore di Bologna) tre (Bazzano, Budrio e Imola) per le malattie venose e l'istituto ortopedico Rizzoli (Bologna) per gli interventi ortopedici e vascolari associati. Una "rivoluzione", l'ha definita Antonella Messori, direttore generale del Sant'Orsola, presentando oggi la novità alla stampa.
L'operazione punta ad "accompagnare" il cittadino-paziente e a garantire equità nell'accesso alle cure. Tra i vantaggi la lista d'attesa unica per l'accesso alle prestazioni e la ripartizione delle attività tra i diversi ospedali, che dovrebbe quindi portare, secondo Andrea Stella, direttore di Chirurgia Vascolare del Sant'Orsola, "almeno a un miglioramento" dei tempi di presa in carico dei pazienti.