Cda avvia iniziative legali per decisione Ue del 2015
(ANSA) - ROMA, 27 APR - Il Cda della Banca Popolare di Bari ha deciso di chiedere alla Commissione europea il risarcimento dei danni per la vicenda Tercas, salvata dall'istituto pugliese nel 2014 con l'aiuto del fondo Fitd che la Ue giudicò aiuto di stato imponendo la restituzione di quasi 300 milioni di euro, decisione poi annullata dal Tribunale europeo. In una nota la banca controllata da Mediocredito Centrale, "ha deliberato, in esito agli approfondimenti condotti anche con l'ausilio di esperti indipendenti in merito alle potenziali responsabilità configurabili in capo alla Commissione europea per la decisione del 23 dicembre 2015, la cosiddetta sentenza Tercas, poi annullata dal Tribunale dell'Unione europea in data 19 marzo 2019 (con sentenza confermata dalla Corte di Giustizia in data 2 marzo 2021) e ai danni subiti dalla Banca per effetto di tale decisione, di avviare le opportune iniziative volte al risarcimento dei suddetti danni".
A tale ultimo riguardo "la Banca ha deliberato di incaricare i propri legali di dare avvio alle suddette iniziative" conclude la nota (ANSA).