Capo ispettori, 'sleali' hanno tolto dose a chi poi è morto
(ANSA) - BARI, 03 APR - Tra dicembre e febbraio in Puglia c'è stata una corsa alle vaccinazioni. La volata però non ha riguardato over 80, fragili o ammalati allettati, ma minorenni e gente che si è iscritta alle associazioni di volontariato per poi sventolare la tessera e pretendere il vaccino, beneficio questo che è stato concesso. Sono alcuni dei dati che emergerebbero dalle inchieste del Nucleo ispettivo regionale sanitario pugliese (Nirs) su quanti si sarebbero vaccinati non avendone diritto.
Secondo le indagini, dallo scorso dicembre a metà febbraio in Puglia alcune decine di minorenni, tra i 14 e i 17 anni, sono riusciti a vaccinarsi pur non avendone diritto. Con loro anche alcune decine di persone che hanno approfittato della dicitura 'volontari' ai quali era concesso il vaccino prima di una circolare regionale che ne ha specificato la tipologia, ovvero i volontari del servizio 118, quelli che portano le bombole a casa dei pazienti con il Covid, e quelli che lavorano nel servizio di emergenza-urgenza. Su come i minorenni abbiano potuto ottenere la vaccinazione, il coordinatore del Nirs, avvocato Antonio La Scala, non sa dare una spiegazione: "Non so come abbiano fatto, quel che è certo è che non ne avevano assolutamente diritto".
Gli "sleali" che si sono vaccinati senza averne diritto - rimarca La Scala - "hanno tolto il vaccino a persone che ne avevano bisogno e che poi, in molti casi, sono morte". (ANSA).