Eldorado archeologico Iran,indagini presentate da ateneo Salento
(ANSA) - LECCE, 24 FEB - Sono stati presentati questa mattina, nel corso di una conferenza internazionale online organizzata dall'Università del Salento, i recenti risultati delle indagini della missione a Shahr-i Sokhta, l'eldorado archeologico che sorge nella provincia dell'Iran orientale Sistan-va-Baluchistan iscritto nella lista World Heritage dell'UNESCO, considerato la "Pompei d'Oriente".
I risultati delle ricerche nel sito a cui dal 2018 partecipa anche il Dipartimento dei beni culturali dell'Ateno salentino, sono stati raccolti nel volume "Scavi e ricerche a Shahr-i Sokhta". I dati raccolti cambierebbero la cronologia del centro di Shahr-i Sokhta, restituendogli una nuova sequenza stratigrafica e cronologica che 'alza' la vita dell'abitato di circa 3/4 secoli. Significative evidenze fanno pensare che il sito si comportasse come un centro dalla struttura eterarchica: gruppi clanici di origini tribali dissimili convissero in uno stato di equilibrio sociale in cui gli aspetti gerarchici furono destinati solo all'interno di ogni singolo gruppo, in un regime di equilibrio economico dettato verosimilmente dalla prosperità che il centro dovette avere durante la prima metà del III millennio a.C.
Sono state rinvenute centinaia di proto-tavolette in argilla, usate per la registrazione contabile all'interno di singoli edifici, testimonianza di forme di contabilità amministrativa di matrice famigliare, destinate al calcolo e alla gestione del surplus economico prodotto. (ANSA).