Imputati per guerra tra clan
(ANSA) - BARI, 25 GEN - La Dda di Bari ha chiesto 26 condanne, tra le quali due ergastoli, nei confronti di altrettanti imputati per la guerra di mafia tra il clan Parisi-Palermiti e il gruppo criminale capeggiato da Antonio Busco, che si consumò a Bari nella primavera del 2017, per il controllo del traffico di droga. Il processo si celebra con il rito abbreviato nell'aula bunker di Bitonto dinanzi al gup Luigia Labriola.
Sono contestati i due agguati del 6 marzo 2017, quando venne ucciso il pregiudicato Giuseppe Gelao e ferito Antonino Palermiti, nipote del boss Eugenio, e del 12 aprile quando fu assassinato, in risposta a quel delitto, il pregiudicato Nicola De Santis, vicino a Busco. Quella sera un proiettile forò la porta di un'aula del liceo Salvemini, nel quartiere Japigia di Bari, fortunatamente senza provocare vittime.
Per l'omicidio Gelao i pm Fabio Buquicchio, Ettore Cardinali e Federico Perrone Capano hanno chiesto la condanna all'ergastolo nei confronti di Davide Monti e Giuseppe Signorile (per questo delitto Busco sarà processato dalla Corte di Assise a partire d 2 febbraio). Per l'omicidio di De Santis è stata chiesta la condanna a 8 anni di reclusione per il collaboratore di giustizia, reo confesso, Domenico Milella, ex braccio destro del boss Palermiti.
Oltre agli agguati, le indagini hanno documentato le 'stese' in stile camorristico, incursioni di gruppi armati a bordo di decine di moto che sparavano in piena notte nelle strade del quartiere interi caricatori di mitragliette. Agli atti, oltre alle intercettazioni nelle quali gli indagati parlano di "Japigia come Gomorra", ci sono i verbali di nove collaboratori di giustizia. Per detenzione di armi, droga e pestaggi la Dda ha chiesto altre 23 condanne a pene comprese tra i 2 e i 9 anni di reclusione. Tra questi imputati ci sono i pluripregiudicati Radames Parisi (chiesti 6 anni), Michele Ruggieri e Attilio Caizzi (9 anni), Filippo Mineccia (6 anni e 8 mesi), Raffaele Addante (8 anni).
Il 12 febbraio si tornerà in aula per le arringhe difensive. La sentenza è prevista per l'11 giugno. (ANSA).