Cinema: 'Rose plays Julie', storia d'amore mamma-figlia

Puglia

Il film inglese in anteprima al Bari International film festival

(ANSA) - BARI, 24 AGO - "Dal nostro punto di vista questo film è una storia d'amore tra una madre e sua figlia. Per noi finisce con il ricongiungimento delle due che guardano avanti insieme nella stessa direzione". Così Christine Molloy, regista con il marito Joe Lawlor del film inglese "Rose plays Julie", che sarà proiettato in anteprima questa sera al Bif&st, il Bari international film festival, descrive il loro film.
    La protagonista, Rose, è alla ricerca dei suoi genitori biologici e dopo aver rintracciato la madre Ellen, scopre del suo concepimento violento. "Cerca risposta alla domanda 'i miei genitori mi hanno voluta, mi hanno amata?' - spiegano i registi - e così inizia un viaggio che serve anche a noi per esplorare le conseguenze di un atto di violenza. A causa delle circostanze in cui Rose è nata, infatti, la madre è stata quasi costretta a rifiutarla e quindi il viaggio della madre è quello di accettare di ricongiungersi a sua figlia".
    "Penso - dice Lawlor - che ci siano domande quasi filosofiche che vanno fatte per capire l'importanza dei rapporti umani: 'Chi sono? Qual è la mia identità? Chi mi ha creato? Perché sento che dentro di me c'è qualcosa che non torna?' Queste domande sono state il punto di partenza per la realizzazione di questo film, ciò che ha spinto la protagonista a imbarcarsi in questo viaggio alla ricerca di sé, per cercare di capire quale fosse la sua identità. Il periodo che viviamo - aggiunge - rivela l'importanza di queste domande e del tema dell'identità a causa delle disuguaglianze sociali e di genere". (ANSA).
   

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