Enrico racconta sua storia e ringrazia 'angeli' Policlinico Bari
(ANSA) - BARI, 29 APR - Ricorda "gli aghi nelle braccia, le urla e i pianti di chi chiede aiuto da ogni dove, i medici e gli infermieri senza volto che soccorrono pazienti e trasportano cadaveri". E dopo essere sopravvissuto al Coronavirus, dopo 25 giorni nel reparto di terapia intensiva del Policlinico di Bari, "bloccato in un letto da apparecchi per la ventilazione forzata", con una lettera aperta invita tutti a "rispettare le regole per prevenire i contagi". Enrico De Lisotta, barese 62enne, padre e nonno, è tornato a casa il 16 aprile dopo lunghe giornate trascorse a "soffrire". Dal 24 marzo, giorno in cui è stato ricoverato perché positivo al Covid-19. "Contagiato dalla mia povera mamma - racconta - che dopo diversi giorni di ricovero ci ha lasciato senza che alcun affetto familiare abbia potuto accompagnarla nel trapasso". Enrico ricorda che "il timore di non potercela fare" per "un blocco delle capacità del polmone destro". Poi, la domenica di Pasqua, una dottoressa risolve il problema aumentando la dose di Eparina.