Uomo guidava sotto effetto alcol e droga, pena 3 anni e 8 mesi
(ANSA) - BARI, 3 OTT - Un mese prima dell'entrata in vigore della legge sull'omicidio stradale, si schiantò frontalmente con un'auto mentre era alla guida ubriaco, drogato, ad alta velocità e contromano, provocando la morte del musicista 23enne di Conversano (Bari) Davide D'Accolti. Il 33enne di Noicattaro Giovanni Palumbo, rimasto invalido, oggi è stato condannato a 3 anni e 8 mesi di reclusione per omicidio colposo aggravato. Se l'incidente fosse avvenuto solo un mese dopo, probabilmente la condanna sarebbe stata per 'omicidio stradale' reato che prevede una pena massima di 20 anni. L'incidente avvenne il 21 febbraio 2016 sulla Ss 16 di Bari. L'omicidio stradale è diventato legge il 25 marzo successivo. La famiglia della vittima, già risarcita dal responsabile, ha giudicato troppo lieve la pena: "La Giustizia dovrebbe dire ai ragazzi 'se sbagli paghi'. Oggi mi è sembrato, nel rispetto della coscienza di chi ha emesso la sentenza, che se sbagli una via ci sta, te la cavi" ha commentato il padre della vittima, Gianni D'Accolti.