Interrogato da pm, piange e ammette di averla strangolata
(ANSA) - SAN SEVERO (FOGGIA), 12 LUG - Ha confessato di aver strangolato la fidanzata ma ha un ricordo confuso di quanto accaduto nell'appartamento di via Rodi a San Severo, Francesco D'Angelo, il 37enne fermato con l'accusa di avere ucciso Roberta Perillo di 32 anni. L'uomo è stato interrogato ieri sera dal pm al quale ha più volte ribadito di ricordare pochissimo di quanto accaduto, piangendo continuamente. Pare che i due, fidanzati da due mesi, ieri abbiano litigato. D'Angelo avrebbe minacciato di lanciarsi dal balcone e lei lo avrebbe fermato. Poi lui non ricorda altro, se non l'immagine di lei nella vasca da bagno mentre cercava di rianimarla. A quel punto è corso dal padre in stato confusionale sostenendo di aver fatto del male a Roberta e lui dopo avere capito cosa era successo, lo ha accompagnato in questura. A quanto si è appreso, D'Angelo ha confessato di avere strangolato la donna non perchè ricordi effettivamente di averlo fatto ma perchè lo deduce dal dolore che prova alle mani.
Femminicidio nel Foggiano: lei voleva interrompere relazione
Non aveva un lavoro stabile e viveva sola nell'appartamento di Via Rodi a San Severo Roberta Perillo, di 32 anni, uccisa ieri pomeriggio dal fidanzato Francesco D'Angelo che poi ha confessato il delitto. La ragazza è stata ritrovata riversa nella vasca da bagno con ecchimosi sparse sul collo ma senza altri segni di violenza. Secondo quando accertato fino a questo momento dagli agenti della squadra mobile di Foggia i due già nei giorni precedenti avevano avuto una serie di litigi. Pare che lei volesse interrompere la relazione e che questa sia stata la ragione anche della lite scoppiata ieri e conclusasi tragicamente. Nei prossimi giorni sarà disposta l'autopsia sul cadavere della giovane sanseverese che potrà chiarire meglio la dinamica dell'accaduto.