'Al Timorion situazione più gravosa registrata in serie storica'
"Non ci sono dubbi, il 2022 è l'anno peggiore mai osservato per i ghiacciai valdostani". Lo scrive Arpa Valle d'Aosta sul proprio sito. "Oltre alla riduzione della massa glaciale e l'arretramento delle fronti, prosegue la frammentazione degli apparati e l'emersione - aggiunge - di isole rocciose più o meno ampie che aggraveranno ulteriormente le dinamiche di fusione future. Infatti, le condizioni meteo-climatiche eccezionali dell'anno, caratterizzato da un inverno particolarmente avaro di precipitazione e da una periodo di ablazione estremamente prolungato e intenso, hanno avuto un impatto rilevante sulle condizioni dei ghiacciai che" a fine estate" si sono presentati "in uno stato di grande sofferenza".
Le attività di monitoraggio del bilancio di massa per l'anno 2022 sono state condotte sui ghiacciai di Timorion (Valsavarenche) e Rutor (La Thuile), rispettivamente il 18 maggio e 23 settembre e il 20 maggio e 10 settembre. Per quanto riguarda il Timorion (a circa 3.350 metri di quota), il bilancio di massa annuo è negativo per 4.660 mm W. eq (mm. di equivalente di acqua), un valore che "rappresenta la situazione più gravosa registrata in tutta la serie storica di misura e testimonia il grave stato di sofferenza dei ghiacciai posti alle quote intermedie e privi di bacini di accumulo in grado di raccogliere masse nevose che ancora in alto riescono a sopravvivere, almeno parzialmente, alle torride estati verificatesi ultimamente". Sul Rutor le "misurazioni intermedie della fusione glaciale hanno mostrato come a fine luglio si fosse già raggiunta l'ablazione dell'intera stagione dell'anno 2020-2021". Il bilancio di massa annuo è negativo per 4.946 mm W. eq (mm di equivalente d'acqua).