Salvato domenica mattina dopo notte all'addiaccio a 3.000 metri
Sono in miglioramento le condizioni del 26enne britannico salvato all'alba di domenica dopo aver trascorso una notte all'addiaccio a quota 3.100 metri sul ghiacciaio di Bionnassay, nel versante italiano del massiccio del Monte Bianco. L'uomo al momento resta ricoverato in prognosi riservata nel reparto di rianimazione dell'ospedale Parini di Aosta.
Quando i tecnici del Soccorso alpino valdostano (Sav) lo hanno recuperato giungendo sul posto in elicottero, la sua temperatura corporea era compresa tra i 25 e i 27 gradi. Dopo il ricovero, nel pomeriggio di domenica, era salita a 33 gradi.
Senza documenti con sé, era in possesso solo di una carta di credito non sua. Indossava abbigliamento da escursionista (tuta e scarponi) e non aveva imbrago, piccozza e ramponi nonostante si trovasse su un ghiacciaio. Per ripararsi usava un telo, a fronte di temperature scese a quella quota sotto lo zero.
Il vento forte e la scarsa visibilità avevano impedito a una squadra via terra - composta da Sav e Soccorso alpino della Guardia di finanza di Entrèves - di raggiungerlo durante la notte. Era stato lui stesso a chiedere aiuto la sera di sabato.