Per Lago Movida a Chatillon, anche un coordinatore della Regione
La procura di Aosta ha chiuso un'inchiesta per esecuzione di lavori in totale difformità o assenza del permesso. Al centro dell'indagine c'è l'area denominata 'Lago Movida', aperta dalla seconda metà del 2017 a Chatillon, che offre, tra l'altro, pesca sportiva, servizio bar e giochi per bambini. Secondo gli inquirenti alcune strutture sono abusive, altre sono difformi rispetto a quanto consentito; inoltre quel terreno, di proprietà pubblica, vicino al torrente Marmore, è in fascia di rischio massima e media per esondazioni.
Per questo - sempre secondo la procura di Aosta - tutto ciò che vi può essere realizzato è stato disciplinato da un provvedimento del 2005, contenente un progetto esecutivo, del presidente della Regione Valle d'Aosta. Tuttavia, in base all'indagine, il progetto presentato dagli attuali gestori - pur avendo avuto il via libera degli uffici pubblici preposti - è diverso da quello del provvedimento regionale del 2005, dato che avvicina la struttura al torrente. Il fascicolo è affidato al pm Giovanni Roteglia.
Oltre al costruttore e al direttore dei lavori, sono indagati Giuseppe Lucia (committente) e il figlio, Michel Lucia, (gestore), insieme alla responsabile dell'ufficio tecnico di Chatillon, Annamaria Ciocca, e al coordinatore regionale del dipartimento Programmazione, risorse idriche e territorio, Raffaele Rocco (difeso di fiducia dall'avvocato Claudio Maione).
"Faremo la nostra parte in sede processuale e cercheremo di poter definire il tutto. E' una disciplina molto complessa perché è un'area comunale che è stata data in gestione, dopo una gara, a due dei miei assistiti", commenta l'avvocato Gabriel Oggiani, difensore dei Lucia, oltre che del costruttore.
L'indagine era partita nell'ottobre 2021. Prima dell'estate 2022 la procura aveva chiesto il sequestro preventivo dell'area, negato nelle scorse settimane dal gip.