Distilleria Saint-Roch, nuovi investimenti verso il green

Valle D'Aosta

Autosufficiente al 95 %, ha investito su un impianto da1,5 ml

ascolta articolo

Con un intervento di ammodernamento sull'impianto di distillazione l'azienda Saint-Roch guarda a un futuro sempre più green. Oltre a triplicare la produttività della distilleria, il nuovo impianto è a bassissimo impatto ambientale: "Può contare su un moderno sistema di caricamento automatico delle vinacce e l'energia necessaria alla produzione del vapore per la distillazione proviene non più dal metano ma direttamente dall'impianto fotovoltaico installato sul tetto", spiegano dalla Saint-Roch, che ai suoi liquori affianca anche quelli a marchio Levi e Ottoz.
    "Non si tratta di marketing - spiega Alessandro Rosset, che nell'azienda si collabora per la parte relativa alla sostenibilità - il percorso di sostenibilità è iniziato dieci anni fa con i primi pannelli fotovoltaici, quando ancora erano poco diffusi. L'ottica è di lasciare meno impronta possibile sull'ambiente e dal punto di vista della produzione essere autosufficienti è sempre più importante. Adesso siamo verso la fine di un percorso, possiamo dire di autoprodurre il 95% dell'energia che ci serve e d'estate possiamo anche cedere il surplus sulla rete nazionale".
    A livello regionale e nazionale "si tratta di un unicum - proseguono dall'azienda - con solamente altre due realtà europee che, proprio per l'esigenza di avere a disposizione un impianto fotovoltaico, possono contare su un sistema di produzione di questo tipo".
    Fra le novità della produzione "il whisky valdostano, di cui abbiamo già avviato una prima distillazione e che, dopo un affinamento di due anni, potremo proporre sul mercato", conclude Nicola Rosset. 
   

Aosta: i più letti