Codivda, figura simbolica Garante diritti persone con disabilità

Valle D'Aosta

'Enunciazione di principi senza che ci siano gli strumenti'

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"Il futuro che ci attende è realisticamente quello di una figura solo simbolica, per la quale non è previsto un investimento significativo da parte dell'amministrazione regionale e che vedrà il supporto di un volontario". Lo afferma in una nota Roberto Grasso, presidente del Coordinamento disabilità della Valle d'Aosta (Codivda), in merito all'approvazione da parte del Consiglio regionale della proposta di legge che istituisce il Garante dei diritti delle persone con disabilità. Il Codivda ricorda di aver consegnato per conto di tutte le associazioni che rappresenta (ad eccezione di Tutti Uniti per Ylenia che ha direttamente seguito l'iter legislativo autonomamente sin dall'inizio) un documento ai commissari per spiegare che "l'attribuzione di ulteriori competenze ad un ufficio già titolare di altre funzioni", il Difensore civico, "avrebbe rischiato di privare di rilevanza la figura del Garante delle persone con disabilità".
    "Con franchezza e con la responsabilità che - prosegue Grasso - sentiamo nei confronti delle persone che rappresentiamo, attraverso le diverse associazioni, affermiamo che non riscontriamo in questa legge una opportunità, ma, piuttosto, l'ennesima enunciazione di principi a cui però non si mettono a disposizione gli strumenti per renderli diritti effettivamente esigibili e che costituisce l'ennesima occasione persa". Secondo Codivda sarebbe stato "più opportuno attendere i regolamenti attuativi della Legge Delega sulla disabilità o, con un atto di umiltà, qualora si fosse ritenuto opportuno legiferare subito, ispirandosi a norme di altre regioni che hanno già legiferato in materia con un livello qualitativo decisamente elevato".
   

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