Su versante svizzero, caduto per 350 metri da quota 4.000 metri
Un alpinista è morto sul versante svizzero del Cervino dopo essere precipitato per circa 350 metri.
L'incidente si è verificato a quota 4.000 metri, all'altezza del bivacco Solvay, mentre l'uomo scendeva lungo la Cresta dell'Hornli, la via normale elvetica alla vetta. Al momento della caduta - martedì intorno alle 12.30 - non era legato, fa sapere la polizia del Canton Vallese.
Altri alpinisti, testimoni dell'incidente, hanno subito allertato i soccorsi. Durante un volo di ricerca in elicottero, il corpo è stato localizzato sul versante est del Cervino. I soccorritori non hanno potuto far altro che constatare il decesso. L'identificazione formale della vittima è in corso.
Come da prassi, la magistratura svizzera ha aperto un'indagine con la collaborazione della polizia cantonale.
Da lunedì 25 luglio le guide alpine svizzere hanno sospeso le salite lungo la via per il pericolo di caduta di sassi legato alla siccità. La stessa decisione era stata adottata sul versante italiano da parte dei colleghi valdostani.