'Non si tratta di difendere una persona ma il nostro futuro'
Anche il sindaco di Aosta, Gianni Nuti, ha aderito all'appello a Mario Draghi per proseguire nell'azione di governo. "Sono stato tra i primi firmatari dell'appello lanciato dal gruppo degli undici sindaci", scrive in un post il primo cittadino, alla guida di una maggioranza progressista autonomista. "Ho aderito alla sottoscrizione - aggiunge - perché sono più che mai convinto della necessità di difendere le istituzioni, la loro credibilità internazionale, il percorso di sostegno alle famiglie italiane intrapreso ma non concluso prima che sia troppo tardi. Non si tratta di difendere una persona in particolare, che peraltro ha servito il suo popolo con uno stile e una autorevolezza inarrivabili, ma il nostro futuro. Questo è un dovere dei sindaci, non un abuso".
In Valle d'Aosta la lettera aperta al premier Draghi è stata poi sottoscritta da "quasi totalità dei sindaci", fa sapere il Consiglio permanente degli enti locali (Cpel). "Una presa di posizione", sottolinea il presidente del Cpel, Franco Manes, "assolutamente personale che non deve essere strumentalizzata.
Un appello importante proveniente da tanti piccoli comuni che, sicuramente, saranno tra i più penalizzati dall'incertezza amministrativa dei prossimi mesi. È indubbio, nel rispetto dei ruoli di ciascuno e delle ideologie di tutti, che tanti sindaci valdostani ribadiscono la necessità di una serenità amministrativa in un momento molto importante per la crescita della nostra Valle e del nostro Paese".