Un imprenditore su due, 'è colpa dell'assistenzialismo'
Con la stagione estiva alle porte quasi tre albergatori su quattro in Valle d'Aosta (il 72%) non sono riusciti a completare l'organico della loro azienda. Al 63% di questi mancano ancora da una a tre persone per farlo, al 25% da quattro a sei e al 10% da sette a dieci. I dati emergono da un'indagine dell'Adava a cui hanno risposto poco più di 230 imprenditori. I settori con le difficoltà maggiori sono la sala e il bar (33%), la cucina (26%) e la pulizia degli ambienti (19%). Molte strutture forniscono vitto (80%) e alloggio (75%).
La stragrande maggioranza degli intervistati (85%) ritiene che la crisi nella ricerca del personale sia un problema strutturale e che le principali motivazioni siano la differenza troppo bassa tra reddito da lavoro e altre forme di assistenzialismo come ad esempio il reddito di cittadinanza (50%), il cambiamento nell'approccio relativo al valore attribuito al tempo libero (36%) e le retribuzioni non adeguate rispetto al numero di ore e al sacrificio richiesto (14%).
Riguardo ai periodi di lavoro proposti, il 44% offre oltre quattro mesi, il 35% da due a tre mesi e il 21% da tre a quattro mesi. Secondo l'81% degli albergatori una riduzione della tassazione sugli stagionali e sugli straordinari potrebbe migliorare la situazione e il 60% si dice d'accordo a una mancia obbligatoria dei clienti da girare ai lavoratori. Per il 24% la carenza di personale impedirà di fornire appieno i servizi dell'hotel e per un altro 46% "probabilmente" lo impedirà.