COVID, il punto in Valle d'Aosta

Valle D'Aosta

L'Usl cerca di riprogrammare attività per recuperare liste

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La Valle d'Aosta oscilla nel giro di poche ore dai numeri della zona gialla a quelli della zona rossa. Per questo il governatore del Piemonte Alberto Cirio si è detto pronto ad accogliere i pazienti di Terapia intensiva della regione alpina. Nel ringraziare per la disponibilità, il presidente della Regione Erik Lavevaz ha però spiegato: "In questo momento la Valle d'Aosta ha 6 ricoverati in Terapia intensiva sui 34 posti disponibili, con una percentuale di occupazione in tutto simile a quella piemontese: è quindi possibile prendersi cura di tutti i pazienti che ne hanno bisogno, senza per ora dover trasferirli lontano da casa per sottostare a una regola che ormai non è più adeguata.
    L'opportunità prospettata dal Presidente Cirio è un'apertura che apprezziamo e che va letta in una prospettiva più ampia.
    Dobbiamo superare questo sistema di regole, soprattutto in questa fase di ripresa, quando l'economia del turismo invernale in Valle d'Aosta sta ripartendo". In base alle regole attuali, la Valle d'Aosta passerebbe in zona rossa al decimo ricovero (se risultano superate anche le soglie di incidenza di casi settimanali e dei ricoveri nei reparti ordinari Covid).
    Sul fronte epidemiologico nelle ultime 24 ore sono stati rilevati 303 nuovi casi positivi al Covid-19 e c'è stato un decesso (un uomo di 79 anni che era ricoverato al Parini). A fronte di 440 guarigioni il numero di attuali contagiati scende a 4.500, di cui 65 ricoverati nei reparti di area medica dell'ospedale Parini. Dall'inizio della pandemia le vittime sono 508.
    Nel frattempo, l'Usl ha predisposto il Piano operativo regionale per il recupero delle liste d'attesa. Dovranno essere ri programmati il 75% dei ricoveri 6.702 prestazioni specialistiche ambulatoriali e di diagnostica - per cui si "intendono rimodulare gli slot prevedendo l'apertura delle strutture anche nelle ore serali e durante il fine settimana" - e la quasi totalità degli screening.
    Sono ipotizzati tre step che prevedono, al 30 giugno 2022, il recupero del 30% di tutte le prestazioni, a cui si aggiungerà un ulteriore 30% al 31 ottobre e un 30% al 31 dicembre 2022.

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