Niente più Finaosta, via a contributi per ridurre tassi bancari
Cambia il sistema di erogazioni dei mutui regionali prima casa in Valle d'Aosta. La giunta ha oggi approvato e trasmesso al Consiglio Valle un disegno di legge che autorizza, per un periodo sperimentale limitato al triennio 2021-2023, la concessione di contributi in conto interessi una tantum, erogati in un'unica soluzione in via anticipata, per la riduzione, per un massimo di un punto percentuale e mezzo, del tasso fisso di interesse di mutui bancari. Si tratta di una rivoluzione per la regione autonoma che, fino ad ora, faceva gestire l'erogazione dei mutui prima casa direttamente dalla finanziaria regionale Finaosta con tassi di interesse calmierati attorno all'1 per cento.
Il disegno di legge affida alla giunta il compito di approvare, con una futura delibera, i requisiti per l'accesso ai contributi, la spesa massima ammissibile, le percentuali di riduzione del tasso di interesse, il calcolo del valore attuale del contributo concedibile, il vincolo di destinazione cui sono assoggettati i beni oggetto dell'agevolazione e le conseguenze in caso di violazione degli stessi vincoli.
Sei milioni di euro in tre anni - E' di 6 milioni di euro in tre anni l'erogazione preventiva dalla giunta per l'attivazione dei contributi in conto interessi una tantum a sostegno delle iniziative private di acquisto, costruzione e ristrutturazione della prima casa. Lo fa sapere l'assessore alle Opere pubbliche Carlo Marzi. I fondi saranno suddivisi in 1,5 milioni per il 2021, 2 milioni 250 mila euro per il 2022 e altrettanti per il 2023.
"La sospensione dei mutui prima casa - dice Marzi - è nota da tempo. Abbiamo messo in campo negli ultimi 12 mesi azioni che hanno ridotto le richieste di mutuo inevase, che ammontavano al nostro insediamento a 85,3 milioni di euro sino agli attuali 21,5 milioni, che vorremmo risolvere nei primi mesi del prossimo anno". Riguardo alla nuova tipologia di contributi, l'assessore spiega che il provvedimento "abbatte il tasso di interesse per i privati che hanno ottenuto il mutuo per la prima casa dalla propria banca" e commenta: "Resta fondamentale per la Regione intervenire sul sostegno al mutuo prima casa anche con questa ulteriore soluzione perché il sostegno all'acquisto della prima casa ha per sua stessa natura una connotazione sociale e di aiuto alle famiglie".
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