Una paziente positiva, ma non era stata portata in reparti Covid
Sono risultati negativi al coronavirus 15 dei 16 pazienti che tra il 26 e il 27 dicembre scorsi ad Aosta sono stati trasferiti, in buona parte, nei reparti Covid dopo una prima errata diagnosi di positività. E' quanto emerso dai tamponi a cui sono stati sottoposti. "Secondo la propria situazione clinica, alcuni - fa sapere l'Usl della Valle d'Aosta - sono stati dimessi dall'ospedale ed altri mantenuti in regime di ricovero per patologie pregresse, non-covid".
"Una sola paziente - comunica l'azienda sanitaria - risulta, al momento, positiva al virus: si tratta di una positività già rilevata il 30 dicembre, quindi l'incubazione è antecedente al tampone eseguito nella giornata del 27 dicembre. Peraltro, la paziente non era stata trasferita nel reparto covid (come alcuni altri pazienti del 'gruppo' dei 16 falsi positivi)".
La paziente, una novantenne, "attualmente, presenta una situazione clinica complessa ed è ricoverata in reparto Covid".
"Alla luce di tali dati - prosegue l'Usl - si sottolinea il fatto che l'intervento immediato degli operatori del laboratorio analisi, che si sono resi conto tempestivamente degli esiti errati dei referti, ha permesso di individuare rapidamente i pazienti trasferiti nei reparti Covid e di riportarli nei reparti di origine, evitando così il rischio, peraltro contenuto grazie ad apposite misure di sicurezza, di un eventuale contagio".
L'errore era stato scoperto lunedì 28 dicembre, quando poi erano stati riportati nei reparti di provenienza e isolati. Altri 45 falsi positivi erano invece stati posti in isolamento domiciliare.
Sul caso la procura di Aosta ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati né ipotesi di reato, dopo che l'avvocato aostano Orlando Navarra ha depositato una "denuncia a tutela della collettività" ipotizzando i reati di epidemia colposa e turbata libertà dell'industria o del commercio.