Segnalazioni di roghi di residui vegetali in Bassa Valle
La politica intervenga "per trovare soluzioni alternative ai roghi, facendo anche presente che nelle regioni del nord Italia vige il divieto degli abbruciamenti dei residui vegetali nel periodo invernale; si ricorda infine che i divieti possono essere anche stabiliti con ordinanze dei Sindaci". E' l'appello lanciato da Legambiente Valle d'Aosta a seguito delle segnalazioni di cittadini della Bassa Valle che lamentano gli effetti negativi sulla qualità dell'aria dovuti a giornalieri roghi praticati sul territorio.
"Da tempo gli studi scientifici - scrive Legambiente - avvertono sui danni dell'inquinamento causato da questi fuochi, oggetto nella nostra regione di puntuali campagne di monitoraggio da parte dell'Arpa, soprattutto in periodi come quello invernale, in cui basse temperature e bassa pressione schiacciano a terra e ci costringono a respirare i fumi prodotti; in territori come i nostri, poi, la conformazione delle valli non permette la dispersione delle particelle cariche di veleni. A poco serve inoltre chiudere le finestre: le polveri penetrano egualmente nelle case proprio mentre l'emergenza sanitaria ci costringe a restarvi". "E' evidente - conclude - che c'è un vuoto normativo, per cui il problema dell'eliminazione dei residui vegetali viene risolto con i metodi più sbrigativi. Le linee guida previste nel Piano del miglioramento della qualità dell'aria non sono evidentemente sufficienti".