Grazie a legge anti-Dpcm, Regione eserciti sua autonomia
In Valle d'Aosta gli impianti di risalita sulle piste da sci possono "essere riaperti semplicemente dotandoci di protocolli di sicurezza regionali".
Lo sostiene in una nota la Lega Vallée d'Aoste, dopo che il Cts ha presentato una serie di osservazioni al protocollo messo a punto a fine novembre dalle Regioni.
Secondo il Carroccio nella regione alpina "la soluzione a questo problema c'è già e si trova nella nostra legge regionale numero 11 recentemente approvata dal Consiglio regionale e contestata dal Governo nazionale. All'articolo 2 comma 16 è infatti previsto, in applicazione della competenza esclusiva sulla materia prevista dal nostro Statuto speciale, che gli impianti possano essere riaperti semplicemente dotandoci di protocolli di sicurezza regionali". In questo senso "è più che evidente quindi che, per tutelare il nostro tessuto socio economico, la Regione debba esercitare fino in fondo quella Autonomia che il nostro Statuto e la legge cosiddetta 'Anti-Dpcm' ci mettono a disposizione e che, fino ad oggi, in pochi hanno avuto il coraggio di utilizzare pienamente".
Secondo la Lega Vallée d'Aoste lo slittamento dell'apertura degli impianti insieme "al fatto che ancora non ci sono novità in merito ai ristori per tutti gli operatori del turismo invernale, confermano ancora una volta il totale disinteresse del Governo Conte nei confronti della montagna".