COVID, il punto in Valle d'Aosta

Valle D'Aosta

Maglia nera per contagi e terapie intensive. Morti due anziani

Maggior numero di contagiati, maggior numero di pazienti in terapia intensiva, rapporto più alto tra i casi positivi e le persone testate: è desolante il quadro Covid della Valle d'Aosta negli ultimi sette giorni in base ai dati del Ministero della Salute (elaborati da Paolo Spada, chirurgo vascolare all'Humanitas Research Hospital di Milano). La regione alpina è in testa alle 'classifiche' nazionali per il numero di contagiati (450,4) e per il numero di terapie intensive (4) su 100.000 abitanti. La regione alpina guida anche la graduatoria nazionale per il rapporto tra i casi positivi e le persone testate con il 38%. E' invece al secondo posto, dietro la Liguria, per il numero di ricoveri (33,4).
    I contagiati sono saliti a 905. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 87 nuovi casi positivi (su 681 tamponi). L'ospedale Parini in questa fase sembra reggere l'urto. I ricoverati sono 51, tre in terapia intensiva. E' stato aperto il reparto Covid 3 a seguito dell'attivazione della fase 3 'rossa'. "Nelle ultime ore - spiega il dottor Rodolfo Riva, responsabile dei reparti Covid del Parini - la situazione si è leggermente stabilizzata. Speriamo già all'inizio della prossima settimana di poter inviare dei pazienti alla clinica di Saint-Pierre per alleggerire la pressione sull'ospedale".
    Da segnalare il decesso di altri due anziani, un uomo di 83 anni, proveniente dalla casa di riposo Domus pacis di Donnas, e una donna di 94 anni: entrambi erano ricoverati al Parini con varie patologie.
    Il presidente della Regione Valle d'Aosta Erik Lavevaz, inoltre, ha revocato il provvedimento di 'isolamento' per i comuni di Saint-Denis, Verrayes e Chambave, adottato lo scorso 15 ottobre a causa della diffusione del Covid 19 in quella zona: a partire dalla mezzanotte di oggi decade la 'zona rossa'. "Deve essere chiaro che solo con l'attenzione di tutti - sottolinea - possiamo contenere l'epidemia per appropriarci di una nuova normalità. L'invito a tutta la popolazione è, quindi, quello di osservare scrupolosamente le indicazioni e i corretti comportamenti per limitare la diffusione del contagio, per proseguire il più possibile la quotidianità in famiglia, così come in campo sociale, scolastico ed economico". 
   

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