COVID, il punto in Valle d'Aosta

Valle D'Aosta
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In 24 ore 67 nuovi casi positivi, sarà attivato reparto Covid 3

A causa dell'impennata di contagi e di pazienti ricoverati per coronavirus nelle ultime ore, l'ospedale Parini di Aosta è in sofferenza come non accadeva dalla scorsa primavera. Per questo è stata attivata la fase 3 "livello rosso". Il reparto Covid 2, aperto solo due giorni fa con 18 posti letto, è già quasi tutto occupato; i reparti di malattie infettive e Covid 1 sono pieni. Inoltre ci sono cinque cinque ricoverati in terapia intensiva con il casco per l'ossigeno.
    Complessivamente i pazienti ricoverati per problemi respiratori causati dal coronavirus sono 42, più tre in attesa di esito di tampone. L'innalzamento della fase di allerta comporta la sospensione dell'attività medica e chirurgica, la conversione degli ambulatori in studi medici e uffici, la riorganizzazione amministrativa e l'allestimento del reparto Covid 3 nell'attuale Chirurgia generale, con altri 30 posti letto a disposizione.
    "Domenica sera abbiamo chiuso la Gastro/Pneumologia - spiega Rodolfo Riva, responsabile dei reparti Covid del Parini - e ora siamo già a tre quarti di posti letto occupati. Vista la situazione è inutile aspettare, adesso chiudiamo il reparto di Chirurgia e mercoledì pomeriggio al massimo dovrebbe essere abilitato alla gestione dei pazienti contagiati. Tra una settimana, inoltre, dovrebbero essere a disposizione altri 32 posti letto alla clinica di Saint-Pierre. Il sovraccarico di pazienti ha spinto il responsabile del Pronto soccorso, Stefano Podio, a fare un appello ai cittadini: "Bisogna evitare di recarsi in Pronto soccorso se non per esigenze di reale emergenza e fare riferimento, quando opportuno, al proprio medico di famiglia per patologie di non particolare gravità".
    Sul fronte dei numeri continua anche l'impennata dei casi positivi. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 67 nuovi contagiati - su 583 tamponi effettuati - che portano il computo totale a 725, lo stesso numero di inizio aprile. Preoccupa la diffusione del virus all'interno delle microcomunità per anziani: a Donnas sono stati trovati otto positivi, a Fenis 16, ad Introd sette (tra cui tre operatori) e uno ad Antey. 
   

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