In 24 ore 130 casi positivi. Ospedale sotto pressione
In 24 ore sono stati registrati 130 nuovi casi positivi al coronavirus in Valle d'Aosta su 453 tamponi. Il numero complessivo è ora di 658 contagiati (erano 120 solo 10 giorni fa). In crescita anche i ricoverati, che sono 36 di cui quattro in terapia intensiva con il casco per l'ossigeno. Numeri che mettono sotto pressione l'ospedale Parini di Aosta, dove è stato appena aperto un reparto Covid 2 e già si pensa di aprire un Covid 3. Per alleggerire il peso dei ricoveri sulla principale struttura sanitaria valdostana è stato raggiunto un accordo per ospitare 32 pazienti Covid nella clinica di Saint-Pierre, ma questo potrà avvenire solo tra una decina di giorni.
Oltre ai riflessi sanitari, economici e sociali, il virus sta incidendo anche sulla vita politica della regione alpina. Un consigliere regionale, Andrea Padovani (Progetto civico progressista), è risultato positivo al Covid ed un altro è in isolamento. Tutto questo ha fatto sì che altri otto consiglieri sono stati messi in quarantena e che domani la prima riunione del Consiglio Valle, dopo le elezioni del 20 e 21 settembre, si svolgerà con modalità mista, sia in presenza sia in collegamento telematico. All'ordine del giorno l'elezione del presidente della Regione, degli assessori, del presidente dell'assemblea e dell'ufficio di presidenza.
Torna l'allarme Covid anche nelle microcomunità della regione.
Sono 13 gli anziani positivi nella struttura di Fenis, di cui due ricoverati nell'ospedale Parini di Aosta, e sei gli operatori. Inoltre, ad Introd sono in corso i test rapidi a tutti i 24 ospiti e al personale, dopo che è emerso un caso di positività di un operatore. A Fenis i malati sono stati isolati in un piano della struttura e non hanno contatti con gli altri nove negativi. "Malgrado una gestione scrupolosa delle misure di prevenzione e una chiusura delle visite dei parenti, attuata già da dieci giorni, ci troviamo ora a gestire una situazione molto delicata, stiamo riorganizzando i turni degli operatori e abbiamo richiamato tutti dalle ferie; grazie allo straordinario impegno di tutti stiamo garantendo il servizio", spiega il presidente dell'Unité des communes Monte Emilius, Michel Martinet.