Cento casi positivi in più in 3 giorni,ricoverata quattordicenne
Quasi cento casi positivi al Coronavirus in tre giorni: la Valle d'Aosta registra quotidianamente un boom di contagiati come era avvenuto alla fine del marzo scorso. Tre giorni fa i casi positivi erano 197, oggi sono 295. A questi si aggiungono i ricoveri all'ospedale Parini in continua crescita (sono 13 tra malattie infettive e reparto Covid 1, più tre pazienti in terapia intensiva). Da segnalare anche il ricovero di una ragazza di soli 14 anni che è risultata positiva al Covid. Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 258 tamponi che hanno portato alla luce 37 "positività".
Vista l'incidenza del contagio sulla popolazione valdostana, la Cgil ha chiesto che siano previste nuove date per il 'concorsone' per 48 posti di assistente amministrativo-contabile in regione (da assegnare alla Giunta e alle scuole) a cui sono iscritti circa 500 candidati. Motivo: molti di loro - dopo mesi di studio - hanno dovuto rinunciare perché in "quarantena" o perché positivi al Covid. Secondo il sindacato occorre adottare "immediati e tempestivi provvedimenti volti ad integrare l'avviso già pubblicato con l'individuazione di date possibili per l'espletamento di prove suppletive per tutti coloro che ne avranno diritto". "Non solo le sessioni suppletive sono sempre state previste in tutti i concorsi pubblici - prosegue la Cgil - ma in periodo di pandemia è logico e coerente che anche l'amministrazione regionale valdostana si adegui alla delicata situazione senza che la stessa possa essere foriera di ulteriori e gravi danni quali la perdita di chance professionali".
Sempre a causa del Covid, il sindacato Savt ha chiesto alla Regione di rinviare il concorso straordinario per il reclutamento dei docenti di scuola secondaria "esercitando le proprie competenze e provvedendo a spostare le prove concorsuali: considerata l'emergenza sanitaria legata al Covid-19 e alle difficoltà e ai rischi oggettivi che si correrebbero nel dare corso alle prove concorsuali, è fondamentale avere la forza e la volontà di esercitare le nostre prerogative, senza dover chiedere allo Stato di farlo per noi".