Intervento comandante generale a intitolazione stazione Entrèves
"Se oggi, non solo in Italia, ma in diversi angoli del mondo, ci sono donne e uomini appassionati di montagna, scalatori esperti o semplici escursionisti, che continuano a gioire delle meraviglie della vita, che ancora possono donare un sorriso, una carezza, un abbraccio ai propri figli e alle persone che amano, è perché Marco si è battuto per loro". Lo ha detto il comandante generale della guardia di finanza, il generale di corpo d'armata Giuseppe Zafarana, durante la cerimonia di intitolazione della stazione del Soccorso alpino della guardia di finanza di Entrèves al maresciallo Marco Musichini, morto in servizio il 20 gennaio scorso, durante un'esercitazione di scialpinismo sul Monte Rosso di Vertosan.
La targa, scoperta dalla moglie, Chiara, e dalla figlia, è "un modo per attestare, anche di fronte ai suoi familiari, la riconoscenza, l'affetto e la gratitudine di tutte le fiamme gialle e delle tante persone a cui Marco ha salvato la vita".
Infatti "un domani, anche in un futuro lontano, quando - ha proseguito Zafarana - un giovane finanziere, armato di ideali, passione e speranza, varcherà la soglia di questa stazione e innalzando lo sguardo vedrà il nome di Marco; e poi, domandando, conoscerà la sua storia, allora egli saprà che prima di lui ci sono stati uomini pronti a morire per amore del prossimo, disposti a sacrificare se stessi per onorare il giuramento prestato".
"Non ho mai conosciuto personalmente Marco, sono arrivato in Valle d'Aosta solamente un mese fa. In questo breve periodo l'ho però incontrato più volte, negli occhi e nelle parole degli amici e dei colleghi che hanno avuto l'onore e il piacere di condividere momenti di vita con lui", ha detto il colonnello Massimiliano Re, al vertice del comando territoriale della guardia di finanza della Valle d'Aosta. Musichini, ha ricordato Re, era un "militare esemplare" e "un ragazzo generoso, altruista, sempre disponibile e pronto a regalare un sorriso, profondamente innamorato del suo lavoro e della montagna".