Avvocato, "lapidarie conclusioni fondate sul nulla"
"Nessuno ha il coraggio di ricordare frasi scritte e oggi totalmente smentite addirittura per inesistenza del fatto concreto che hanno avuto il potere di far subire giorni drammatici in isolamento carcere ad un incensurato (ad oggi ancora agli arresti domiciliari)". Lo scrive in una lettera l'avvocato Sandro Sorbara, fratello di Marco Sorbara, imputato per concorso esterno in associazione mafiosa nel processo Geenna su una presunta locale di 'ndrangheta ad Aosta.
Anche a seguito dell'esame dell'imputato, svolto in aula lo scorso 24 luglio, il legale parla di "dramma della superficialità della errata interpretazione e delle lapidarie rapide conclusioni fondate proprio sul nulla".
"Mio fratello - prosegue - distrutto sconvolto stravolto si è difeso fin dall'inizio nel più totale silenzio e si difenderà fino all'ultimo respiro per gridare a chiare lettere la sua totale innocenza, ma merita rispetto umano, processuale soprattutto, quando la verità fino ad oggi perseguita a caro prezzo e costata sacrificio, dedizione, consapevolezza finalmente emerge aldilà di ogni dubbio, contestazione, equivoco".