'Ndrangheta: ex sindaco San Giorgio,viaggi Prettico da amici

Valle D'Aosta

"L'ho conosciuto quando era candidato, me lo presentò Grimod"

   I viaggi di Nicola Prettico a San Giorgio Morgeto (Reggio Calabria) erano legati al fatto che lui "aveva amici giù, lo invitavano tutti. Era molto popolare tra i miei compaesani, lo invitavano per scendere e stare insieme". Lo ha detto Vincenzo Marrapodi, sindaco di San Giorgio Morgeto dal 1986 al 1988 e dal 1993 al 2001, nel processo Geenna con rito ordinario, sentito oggi nell'aula del tribunale di Aosta come testimone della difesa del consigliere comunale (sospeso) del capoluogo valdostano imputato per associazione a delinquere di stampo mafioso.
    "Ho conosciuto Prettico per il fatto che è stato candidato, me l'ha presentato Guido Grimod", ex sindaco di Aosta, "ha un anno in più di mia figlia, negli anni è nato un rapporto di amicizia.
    Quando venivo in Valle d'Aosta ci incontravamo quasi sempre", ha detto Marrapodi rispondendo all'avvocato difensore, Nilo Rebecchi. "Nel 2001 - ha ricordato l'allora primo cittadino di San Giorgio Morgeto - sono stato invitato dall'allora sindaco" di Aosta "per cominciare a costruire un'amicizia tra le nostre comunità".
    Riguardo ai viaggi di Prettico, durante un colloquio del gennaio 2016 - citato nell'ordinanza del gip di Torino - tra un artigiano valdostano e Marco Di Donato, presunto capo della locale di 'ndrangheta di Aosta, era emerso che" il consigliere comunale di Aosta Nicola Prettico "si era recato in Calabria, a San Luca, per partecipare ad una riunione di 'ndrangheta" con un volo Torino-Lamezia Terme. 

'Ndrangheta: ex sindaco San Giorgio,con Prettico in Francia - L'ex sindaco di San Giorgio Morgeto Vincenzo Marrapodi ha spiegato durante il processo Geenna ad Aosta che un agente immobiliare che si muoveva tra la zona di Palmi e Mentone (Francia) "voleva introdurmi nella massoneria". "In quell'occasione" per andare in Francia "mi sono fatto accompagnare da Prettico. Poi abbiamo scoperto che non c'entrava la massoneria di Montecarlo o Mentone" quindi "abbiamo smesso di frequentare la loggia, era una sorta di gruppo di amici che si riunivano". In merito all'eventuale ingresso di Prettico - imputato per associazione a delinquere di stampo mafioso - in un'altra loggia, Marrapodi ha detto: "fino a quando ci siamo frequentati non mi risulta". Marrapodi ha poi confermato di conoscere Marco Di Donato ("l'ho conosciuto alla Rotonda") e Antonio Raso (un "ragazzo che si è fatto da solo"). Dall'ordinanza di Geenna del gip di Torino era emerso che Nicola Prettico non aderì al progetto massonico aostano a cui aveva partecipato, tra gli altri, Antonio Raso, a causa dell'esclusione di Vincenzo Marrapodi, che in passato aveva "permesso l'entrata di Prettico nella massoneria". Il consigliere comunale di Aosta dichiarò che avrebbe "cercato altre logge a cui affiliarsi". Nell'udienza dello scorso 10 giugno un testimone ha riferito che Prettico - con cui lavorava al Casinò di Saint-Vincent - "mi disse nel 2016 di far parte della massoneria. Mi sembra che disse di farne parte a Torino. Non mi spiegò cosa lo spinse a iscriversi". Nell'ordinanza del gip di Torino si legge che emerge come con "l'adesione alla massoneria da parte di alcuni associati, la locale di Aosta si muova con schemi ricorrenti (per quanto accertato in varie indagini di mafia) per le compagini di criminalità di stampo mafioso, orientate a creare legami con detta associazione segreta proprio al fine (come affermato da Raso stesso) di intrecciare rapporti in grado di fortificare la struttura del sodalizio".
   

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