Operazione Gdf, in 9 percepivano reddito cittadinanza
La guardia di finanza ha eseguito dieci arresti e effettuato una ventina di perquisizioni tra Valle d'Aosta, Piemonte e Calabria nell'ambito di un'operazione antidroga. Nove dei dieci destinatari di misura cautelare "erano percettori di reddito di cittadinanza", fanno sapere le fiamme gialle. L'indagine, coordinata dalla procura di Aosta, riguarda la cessione di cocaina ed eroina in Valle. Dall'alba sono impegnati nell'operazione 'Feudora' oltre 70 finanzieri.L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa per Giuseppe Nirta, di 68 anni, nato a San Luca e residente in Valle d'Aosta dagli anni novanta, considerato il vertice della "piramide criminosa", Giuseppe Ficara (che svolgeva un "ruolo primario" e da cui dipendevano gli altri spacciatori), Laura Ficara, Sebastian Luhring e Massimo Penti.
Gli arresti domiciliari sono stati disposti per Christian Bredy, Adriana Chiambretti, Marco Casone, Giuseppe Mauri Zavaglia e Roberta Orrù. Gli indagati sono 13 in tutto. Secondo la finanza gli stupefacenti venivano occultati nel quartiere Dora (di qui il nome dell'operazione, 'Feudora') da Nirta.
Nirta, pluripregiudicato, è già stato condannato nell'ambito dell'operazione Gerbera su un narcotraffico dalla Colombia. Inoltre beni della sua famiglia - due appartamenti a Quart, con garage e terreni - sono entrati in possesso nel 2017 dell'agenzia nazionale dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Il reddito di cittadinanza a lui e a Laura Ficara era già stato revocato al momento dell'arresto, per gli altri arrestati l'erogazione sarà interrotta.
"La droga arrivava dalla Calabria", ma "non si può parlare di organizzazione", hanno sottolineato gli investigatori. L'eroina spacciata era la 'black tar', una tipologia di "bassa qualità" scelta per il suo "basso costo". Il giro d'affari mensile era di circa 70 mila euro secondo le fiamme gialle.
Il 27 marzo scorso Nirta era stato arrestato perché sorpreso con quasi un chilo di eroina a bordo di un'auto insieme a Daniele Ferrari, anch'egli arrestato. Sono stati sequestrati inoltre 200 grammi di cocaina, 50 grammi di hashish, 60 carati di zaffiri (valore di 24 mila - 42 mila euro), quattro orologi di pregio e 7 mila euro in contanti. Nel corso delle perquisizioni odierne sono stati trovati 15 grammi di eroina, 10 tra hashish e marijuana, due piante di marijuna, un coltello e 1.750 euro in contanti.
Le indagini sono state coordinate dal pm Francesco Pizzato sotto la direzione del procuratore capo Paolo Fortuna.